"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

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SUTRI
L'ANFITEATRO

Un tempo l'entusiasmo della folla e le battaglie dei gladiatori, grida e sangue, gioia e paura, gloria e morte. Quindi l'arrivo di una nuova religione, il crollo dell'impero e la fine di un mondo. L'abbandono, secoli e secoli di oblio e infine la rinascita. La scoperta delle gradinate sotto il terreno coltivato, il recupero di un'antica arena, il ritrovamento dell'Anfiteatro di Sutri.


Anfiteatro di Sutri, veduta dall'alto

L'EDIFICIO Dimenticato fino agli inizi del XIX secolo e coperto dai campi, l'Anfiteatro di Sutri venne riportato alla luce tra il 1835 e il 1838 grazie all'opera della famiglia Savorelli.
L'anfiteatro oggi si trova a pochi metri dalla via Cassia, sulla sinistra della strada andando da Roma verso Viterbo, e ospita manifestazioni culturali di vario tipo. L'ingresso è gratuito. Si tratta di un edificio a pianta ellittica (m 49,60 x 40,50), scavato in un promontorio tufaceo e risalente ad un periodo compreso tra la fine del I secolo aC e il I secolo dC.
Agli estremi dell'asse maggiore si trovano i due ingressi, quello settentrionale ha perso la galleria d'accesso e le gradinate.



Anfiteatro di Sutri, gli ingressi (in basso quello a nord, sulla Via Cassia)


Anfiteatro di Sutri, l'ingresso sulla via Cassia visto dall'arena

L'ARENA E IL PODIO Il cuore dell'anfiteatro è l'arena, il luogo degli spettacoli e dei combattimenti. Ai visitatori è permesso camminare sull'erba che invade l'arena e raggiungere il centro dell'anfiteatro per ammirare le gradinate in tutta la loro ampiezza. E' facile, da questa posizione, immaginiare l'antico pubblico festante e talvolta sanguinario, affascinato dai combattimenti. L'arena è circondata da un alto podio nel quale si aprono dieci porte. Attraverso le porte si accede ad un lungo corridoio, collocato all'interno del podio, che delimita quasi interamente l'arena, essendo interrotto solo dai due ingressi. Il podio, oggi buio e umido, collegava gli ingressi alla cavea e permetteva agli spettatori di accedere al primo ordine di gradinate.






Anfiteatro di Sutri, il corridoio all'interno del podio

LA CAVEA La cavea è formata da tre serie di gradinate (ima, media e summa cavea) e da due stretti spazi si scorrimento L'accesso dal podio all'ima cavea era garantito da quattro scale, dette vomitoria, sistemate vicino alle estremità dell'asse minore dell'edificio. La parte nord-occidentale dell'ima cavea è quella conservata meglio, quella nord-orientale invece mostra i probabili resti di un palco d'onore.




Al di sopra dell'ima cavea, la media cavea è formata da sei gradini piuttosto rovinati.
La media cavea ospitava otto palchi a nicchia ed era raggiungibile utilizzando i quattro vomitoria posti vicino alle estremità dell'asse maggiore.




Anfiteatro di Sutri, vomitoria, dall'ingresso alle gradinate

Per passare dalla media alla summa cavea si usavano le gradinate.
La summa cavea era sormontata da un muro, tagliato nel tufo e arricchito da semicolonne scolpite a rilievo, oggi quasi interamente perse.
I tre ordini di gradinate potevano ospitare più di 9000 persone.


Anfiteatro di Sutri, cavea




Anfiteatro di Sutri, la cavea con le gradinate vista dall'alto

GALLERIA FOTOGRAFICA



Link Utili
l'Anfiteatro sulla pagina del comune di Sutri:
http://www.comune.sutri.vt.it/web/articles.php?lng=it&pg=129


informazioni sugli orari e sul costo dei biglietti dal sito del comune di Sutri:
http://www.comune.sutri.vt.it/web/articles.php?lng=it&pg=126

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