"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

ARCHIVIO

ARCHIVIO FOTOGRAFICO

BOLSENA
BASILICA DI SANTA CRISTINA


Un sacerdote dagli occhi tristi, circondato dalle pareti buie e fredde di un antico luogo di culto, solleva un'ostia al di sopra del volto scavato nell'atto della consacrazione quando, dopo aver cominciato ad avvertire una sensazione di calore tra le dita, vede le sue mani macchiarsi di rosso e alcune gocce di sangue bagnare prima il suo corporale e poi le pietre del pavimento.
Il volto stupito dell'uomo si rivolge verso il suolo, ben illuminato, e il tempo sembra fermarsi fino al momento in cui il sacerdote rialza la testa, il viso rasserenato; nei suoi occhi è tornata a brillare la luce.

Una scena simile a questa potrebbe essersi svolta in occasione del Miracolo Eucaristico avvenuto a Bolsena nella Basilca di Santa Crsitina, un luogo ricco di storia e di bellezza sorto tra la Rocca Monaldeschi, che domina la cittadina, e il lago, che la bagna, e divenuto tappa obbligatoria per i tanti viandanti impegnati a percorrere la via Francigena con l'intenzione di raggiungere la città di Roma e la Basilica di San Pietro.

Bolsena, Basilica di Santa Cristina

INDICE

  • La storia di Santa Cristina
  • Il Miracolo Eucaristico
  • Il Duomo di Orvieto
  • La storia della basilica di Santa Cristina
  • La Basilica medievale
  • La Cappella del miracolo
  • La Cappella del Corpo di Cristo
  • La Grotta di Santa Cristina
  • Collegamenti utili


    SANTA CRISTINA

    Il martirio di Santa Cristina si svolse a Bolsena agli inizi del IV secolo, all'epoca della persecuzione voluta da Diocleziano.
    Cristina, secondo la tradizione, nacque in una famiglia di religione pagana e si convertì al cristianesimo intorno ai dodici anni causando l'ira del padre, un magistrato romano di Bolsena.
    Il genitore fallì nel tentativo di convincere la figlia ad abbandonare la nuova fede e quindi decise di sottoporla ad una serie di torture; le crudeltà continuarono dopo la morte dell'uomo e furono comandate prima da Dione e poi da Giuliano, successori del padre di Cristina nelle istituzioni imperiali di Bolsena.

    Bolsena, lago

    La giovane, che fu addirittura gettata viva nelle acque del lago di Bolsena con una pietra legata al collo, riuscì a sopravvivere miracolosamente a molte violenze ma cedette, infine, sotto i colpi di freccia inflitti al suo cuore; fu sepolta nelle catacombe di Bolsena, che le devono il nome, e che sono formate da un asse principale lungo circa 50 metri e da gallerie secondarie.

    Santa Cristina

    La pietra del prodigio del lago è oggi conservata alla base dell'Altare del miracolo eucaristico presso la Basilica di Santa Cristina e mostra le impronte di due piccoli piedi, ritenuti quelli della santa; l'archeologia ipotizza per la pietra una storia differente e la considera, insieme alle impronte, un maufatto dell'età del bronzo.

    Bolsena, Cappella del Corpo di Cristo - Altare del Miracolo con la pietra del lago

    Hanno scritto di Cristina alcuni tra i più celebri autori del cristianesimo medievale come il Venerabile Beda (VII secolo), Aldhelmo di Malmelsbury (VII-VIII secolo), Adone di Vienne (IX secolo) e Rabano Mauro (IX secolo).
    Bolsena ricorda la sua santa il 24 luglio con la realizzazione dei tradizionali Misteri che rappresentano, nelle piazze della città, gli episodi del martirio.
    Indice

    LA STORIA DELLA BASILICA



    Bolsena

    Le origini dell'attuale complesso monumentale della Basilica di Santa Cristina risalgono all'epoca medievale; l'edificazione del luogo di culto fu avviata nelle vicinanze di una necropoli paleocristiana del IV-V secolo e del sepolcro della martire, poco a sud dell'antica città romana di Volsinii (fondata dopo la distruzione dell'etrusca Velzna) e quindi nella zona dell'attuale comune di Bolsena.

    Bolsena, Area archeologica di Volsinii

    L'edificio dedicato a Santa Cristina, passato nel 1115 sotto il controllo del vescovo della città di Orvieto, si trasformò, con il tempo, nel cuore religioso e civile di Bolsena e vide sorgere nei suoi dintorni cimiteri altomedievali, ospizi per i pellegrini, chiostri, mulini, torri e mura.
    Bolsena, Basilica di Santa Cristina - Pianta

    La chiesa stessa attraversò notevoli trasformazioni e fu fortemente modificata e arricchita a partire dal XV secolo; oggi il Complesso di Santa Cristina è composto dalla Basilica, di età medievale, dalla Cappella Nuova del Miracolo, la cui costruzione cominciò alla fine del XVII secolo, e dall'ala occupata dalla Cappella del Corpo di Cristo, dalla Grotta di Santa Cristina e dalla Catacomba. I tre spazi sono allineati e collegati internamente; i primi due, insieme all'Oratorio di San Leonardo, formano esternamente la bella e panoramica facciata, rinascimentale nella parte della Basilica medievale, del complesso monumentale, sul quale svetta il campanile.
    Indice

    Bolsena, Basilica di Santa Cristina

    IL MIRACOLO EUCARISTICO

    La storia di Bolsena conobbe un nuovo prodigio, dopo quelli legati al martirio di Cristina, in piena età medievale: il famoso miracolo eucaristico.
    Nel 1263 un sacerdote boemo, giunto a Bolsena percorrendo la via Francigena, celebrò, con il cuore afflitto da dubbi sulla transustantazione, l'Eucarestia presso la tomba di Santa Cristina e fu testimone di un evento eccezionale: l'ostia, al momento della consacrazione, cominciò a sanguinare e bagnò il corporale del sacerdote e alcune pietre del pavimento.
    Il sacerdote, accantonata ogni incertezza, si recò nella vicina Orvieto (Terni) per informare del fatto papa Urbano IV, eletto a Viterbo nel 1261 e momentaneamente residente in Umbria.

    Orvieto

    Il pontefice fece trasferire le reliquie del Miracolo a Orvieto e istituì la festa del Corpus Domini; Tommaso d'Aquino, cui fu assegnato il compito di scegliere il giorno per celebrare la nuova solennità, indicò per il Corpus Domini il giovedi dopo l'ottava di Pentecoste.
    Indice

    IL DUOMO DI ORVIETO

    Il miracolo di Bolsena non modificò soltanto la storia della cittadina laziale ma cambiò profondamente anche quella della vicina Orvieto dove, come già accennato, le reliquie furono trasferite; per custodire le prove del prodigio e per commemorare il grande evento si decise infatti di innalzare il famoso duomo di Orvieto (fine del XIII secolo), caratterizzato dalla splendida facciata gotica.

    Orvieto e il suo Duomo


    Orvieto, Duomo (facciata)


    Orvieto, Duomo (interno)

    L'edificio ospita la cappella del Miracolo, decorata dagli affreschi trecenteschi di Ugolino di Prete raffiguranti il prodigio di Bolsena. Nella cappella si trova, custodito per molti secoli in un reliquiario smaltato realizzato da Ugolino di Vieri, il Corporale del miracolo.

    Orvieto, Duomo - Cappella del Miracolo


    Orvieto, Duomo - Cappella del Miracolo (particolare degli affraschi di Ugolino di Prete)


    Orvieto, reliquiario di Ugolino di Vieri

    Quattro lastre di marmo bagnate dal sangue miracoloso e la mensa presso cui accadde il fatto si trovano invece a Bolsena e sono attualmente custodite, rispettivamente, nella Cappella del Miracolo e presso l'Altare delle Quattro Colonne nella Cappella del Corpo di Cristo.
    Bolsena e Orvieto, ancora oggi, sono accumunate ogni anno dal ricordo del Miracolo e celebrano il Corpus Domini con una processione durante la quale sono esposte le reliquie.
    Il miracolo di Bolsena, artisticamente, si spinse fino a Roma poichè fu raffigurato da Raffaello Sanzio in un affresco realizzato nei Palazzi Vaticani, nella Stanza di Eliodoro.

    Città del Vaticano, Stanze di Eliodoro (particolare dell'opera di Raffaello)

    La produzione di pregevoli opere d'arte ha segnato anche l'evoluzione della chiesa di Santa Cristina a Bolsena, sede del prodigio.
    Indice


    LA BASILICA MEDIEVALE


    Bolsena, Basilica di Santa Cristina - Ingresso

    La Basilica medievale, di stile romanico, fu edificata, secondo la tradizione, per volere di Matilde di Canossa, protagonista della storia europea agli inizi del II millennio, e fu consacrata da papa Gregorio VII il 10 maggio 1078.
    L'edificio, nel rispetto della tradizione, è caratterizzato da una pianta a croce latina il cui braccio più lungo è occupato da tre navate.

    Bolsena, Basilica di Santa Cristina

    Sulla navata destra, presso la quale è ospitato un crocifisso ligneo di scuola umbro-toscana risalente al XV secolo, si offre, agli occhi dei pellegrini e dei visitatori, la cappella del Santissimo Sacramento, con un tabernacolo del XV secolo realizzato da Benedetto Buglioni.
    L'altare maggiore, nel presbiterio, è stato edificato utilizzando frammenti marmorei del X secolo ed è accompagnato da un prezioso polittico realizzato, alla metà del XV secolo, dall'artista senese Sano di Pietro.

    Bolsena, Basilica di Santa Cristina - Altare maggiore

    Sulla destra del presbiterio si trova la Cappella di Santa Lucia, con gli affreschi quattrocenteschi di Domenico di Giovanni de' Ferraris da Mondovì e sull'altare il busto in ceramica della santa; sulla sinistra è stata ricavata la Cappella di Sant'Andrea.

    Bolsena, Basilica di Santa Cristina - Cappella di Santa Lucia


    Bolsena, Basilica di Santa Cristina - Cappella di Santa Lucia


    Bolsena, Basilica di Santa Cristina - Cappella di Santa Lucia

    La parete che separa l'ingresso alla Cappella del Santissimo Sacramento da quello alla Cappella di Santa Lucia è decorata da un'opera pittorica di autore ignoto raffigurante San Giorgio e Santa Cristina e risalente al XVI secolo.

    Bolsena, Basilica di Santa Cristina - San Giorgio e Santa Cristina


    Bolsena, Basilica di Santa Cristina - Cappella di Sant'Andrea

    Indice

    LA CAPPELLA DEL MIRACOLO

    Dalla navata sinistra della chiesa romanica, attraverso un portale marmoreo (XI-XII secolo), si accede alla luminosa e barocca Cappella Nuova del Miracolo o "delle sacre pietre".

    Bolsena, Cappella Nuova del Miracolo

    L'edificio risale alla fine del XVII secolo e fu realizzato su progetto di Tommaso Mattei; la chiesa ospita quattro delle cinque lastre di marmo bagnate dal sangue del miracolo di Bolsena, la quinta pietra fu donata nel XVI secolo alla chisea di Porchiano del Monte (Terni).
    Il Miracolo Eucaristico è ricordato da una tela dipinta agli inizi del XVIII secolo da Francesco Trevisani e collocata sull'altare maggiore.

    Bolsena, Cappella Nuova del Miracolo - Altare Maggiore con le Pietre del Miracolo

    Indice

    LA CAPPELLA DEL CORPO DI CRISTO

    Un sensibile abbassamento della temperatura, gradevole nelle giornate calde, e una notevole diminuzione della luminosità accolgono pellegrini e visitatori nella Cappella del Corpo di Cristo, un ambiente semi sotterraneo di origine tardo-romana. La cappella funge da vestibolo alla Grotta di Santa Cristina e custodisce l'Altare del Miracolo, collocato tra la Cappella di San Martino e quella di San Michele Arcangelo; nello spazio dedicato a San Michelse è conservata una pala d'altare in ceramica realizzata da Benedetto Buglioni per raffigurare la Crocifissione e il miracolo Eucaristico.

    Bolsena, Cappella del Corpo di Cristo con l'Altare del Miracolo


    Bolsena, Cappella di San Michele Arcangelo - Pala d'altare in ceramica di Benedetto Buglioni

    Nel ciborio della cappella del Corpo di Cristo, collocato al centro di una recinzione lapidea del XVI secolo, quattro snelle colonne scanalate, realizzate in marmo rosa e con base circolare sagomata, si alzano da un basamento quadrangolare per sostenere, con eleganti capitelli corinzi, quattro archi decorati geometricamente e sovrastati da una copertura piramidale.
    Alle spalle del ciborio si trova una piccola abside ricavata nella roccia mentre al suo interno sta l'Altare con la pietra di Santa Cristina e la lastra (mensa) del miracolo.

    Bolsena, Cappella del Corpo di Cristo - Altare del Miracolo

    Indice

    LA GROTTA DI SANTA CRISTINA

    I pellegrini e i visitatori, oltrepassato il Ciborio, si trovano davanti alla Grotta di Santa Cristina. La Grotta, che è all'origine dell'intero complesso, è completamente ricavata attorno al sepolcro della martire ed è decorata da affreschi cinquecenteschi sulla volta e quattrocenteschi nell'abside.
    Il locale è occupato da un altare realizzato da Benedetto Buglioni e raffigurante la Santa nel suo riposo eterno.
    Uno scavo effettuato verso la fine del XIX secolo ha permesso di recuperare, al di sotto della Grotta, un sarcofago di basalto contenente un'urna cineraria di marmo con un'iscrizione indicante il riposo, in quel luogo, del corpo di Cristina.
    Indice



    Pagina dedicata alla Basilica dal sito basilicasantacristina.it
    Pagina dedicata al Duomo di Orvieto dal sito dell'Opera del Duomo
    Pagina dedicata alla città di Velzna dal sito pagineveloci.net
    Pagina dedicata alla via Francigena dal sito pagineveloci.net

    Collegamenti al sito dell'Enciclopedia Treccani
    San Tommaso d'Aquino
    Papa Urbano Iv
    Santa Cristina
    Imperatore Diocleziano
    Orvieto
    Ugolino di Vieri
    Ugolino di Prete
    Raffaello Sanzio
    Matilde di Canossa
    Papa Gregorio VII
    Benedetto Buglioni

    Indice



    si invitano gli interessati a verificare la pubblicazione di eventuali aggiornamenti e a raccogliere informazioni presso le sedi opportune
    pagineveloci.net si scusa per eventuali modifiche o inesattezze non dovute all'autore del testo

    Testo e fotografie di Stefano Rosati

  • ROMA - TYRTARION

    TUSCIA - ALCUNI EVENTI (fino al 24 agosto 2014)