"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

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ARCHIVIO FOTOGRAFICO

NEPET
LA STORIA DI NEPI

La città di Nepet sorgeva nel Lazio settentrionale, a nord del monte Soratte e in prossimità della tenebrosa selva Cimina, e occupava un'altura tufacea triangolare, protetta dalle valli del Fosso del Ponte e del Fosseo dei Salici, che anticamente si trovava al confine tra il territorio dominato dagli Etruschi e quello dei Falisci e che oggi ospita il moderno centro abitato di Nepi (VT).

Monte Soratte

LA CITTA' FALISCA Il territorio nepesino risulta abitato già durante l'età del bronzo, quando probabilmetne si sviluppò l'insediamento riconducibile alla città di Nepi.
La città, culturalmente vicina alla civiltà dei Falisci e indicata dallo storico di età augustea Tito Livio come "porta dell'Etruria" insieme alla vicina Sutri, ebbe, a partire dall'VIII° secolo aC, un ruolo piuttosto attivo negli scambi economici e culturali con le vicine città etrusche, come è dimostrato dai ritrovamenti di pregevoli corredi funerari, ricchi di ceramiche attiche.

Nepi, reperto di età romana

L'EPOCA ROMANA Nepet fu sottomessa dai romani nel 383 ac, in seguito alla distruzione di Veio del 396 aC, e fu successivamente trasformata in una colonia di diritto latino, probabilmente a causa dell'interesse dimostrato verso la stessa dai tarquiniensi e dai falisci.
Gli abitanti di Nepet si dimostrarono abili a cogliere i vantaggi offerti dalla vicinanza della via Amerina (che collegava Roma ad Amelia e all'Umbria) ma negarono aiuto all'Urbe all'epoca dell'invasione della penisola italica da parte di Annibale, provocando una reazione punitiva da parte del Senato romano.
Nepet ottenne la cittadinanza romana dopo la guerra sociale del 91-88 aC quando fu istituito il municipio.
Attraverso le fonti epigrafiche è possibile intuire la vita degli abitanti di Nepi in epoca romana e scoprire, ad esempio, una forte presenza del culto dell'imperatore Augusto e delle dee Diana e Cerere; risulta anche possibile ipotizzare la presenza del Foro nell'area attualmente compresa tra il Duomo, al cui posto sorgeva probabilmetne un tempio pagano, e la Piazza del Comune.

Nepi, Duomo

IL MEDIOEVO L'antica città, sede vescovile forse già nel I° secolo e sicuramente a partire dal V°, non ebbe particolare fortuna in epcoa imperiale ma tornò ad essere strategicamente importante all'epoca delle invasioni barbariche e in seguito alla caduta dell'Impero Romano; dopo essere stata contesa dai goti e dai bizantini del generale Narsete fu infine distrutta dal longobardo Alboino nel 569 dC. avviandosi verso un periodo di decadenza durante il quale prima cadde nelle mani del condottiero normanno Roberto il Guiscardo (XI° secolo) e quindi, persa ogni autonomia, fu ridotta a territorio feudale.

Viterbo, Palazzo dei Priori
Nepi sulla carta geografica

LE GRANDI FAMIGLIE Divenuta libero comune nel XII° secolo, Nepi fu indebolita da continue lotte tra famiglie aristocratiche, quali i Prefetti di Vico, gli Orsini ed i Colonna, fino all'arrivo dei Borgia, cui si deve la ricostruzione della Rocca, e poi dei Farnese, che ingrandirono la stessa Rocca e apportarono utili cambiamenti all'assetto urbanistico ed architettonico dell'insediamento.
L'abitato passò quindi sotto il controllo della Santa Sede, in seguito all'ottenimento da parte dei farnese del ducato di Parma e Piacenza, e infine fu annessa al Regno d'Italia.

Nepi, Rocca dei Borgia

LE TESTIMONIANZE Dell'antica Nepet restano oggi tratti delle mura etrusche e romane, visibili nell'area di Porta Romana, e i resti di una porta del I° secolo aC nei sotterranei della Rocca.
Le numerose necropoli, il cui utilizzo (veniva praticato sia il rito inumatoria che quello incineratorio) sembra compreso tra VIII° e IV° secolo aC, del territorio (nelle località Sante Grotte a sud-ovest, San Paolo e Bosco Cencelle a nord, La Massa a sud e Cerro ad ovest dell'attuale città di Nepi) hanno restituito diversi corredi funerari intatti comprendenti materiale di vario tipo, affine a quello recuperato a Veio o caratterizzato da motivi orientalizzanti, d'importazione greca o di tipo falisco e romano.

S. PAOLO E S. GROTTE La necropoli di San Paolo, in particolare, ospita alcune tombe a camera, di piccole dimensioni e con loculi parietali, utilizzate dalla fine dell'VIII° secolo all'epcoa ellenistica, costituendo il complesso funerario principale del territorio nepesino insieme a quello di Gilastro; durante gli scavi sono stati recuperati materiali, datati al VII° secolo, relativi al mondo del banchetto e decorati secondo gli stili tipici dell'artigianato di area falisca e ceramiche attiche.
Notevole è anche la necropoli di Sante Grotte; l'area è occupata da tombe a fossa, scavate nel tufo e riservate prevalentemente ai bambini, e da tombe a camera, allineate su almeno due file e orientate secondo l'asse est-ovest.
Le sepolture di Sante Grotte sono accomunate dalla presenza di un dromos d'accesso, di lunghezza variabile, ma risultano tra loro differenti sia nelle dimensione che nell'arredo interno; gli scavi hanno permesso di recuperare ceramiche e oggetti realizzati utilizzando diversi materiali (ferro, brono, faience, argento, oro).


Nepi, sede del Museo Civico

I MUSEI
Numerosi reperti realtivi alla storia antica e medievale di Nepi sono oggi esposti presso il bel Museo Civico Archeologico di Nepi (via Falisca), aperto dal martedi al venerdi dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00e il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
Alla città di Nepi sono dedicati anche alcuni spazi del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma e del Museo Archeologico dell'Agro Falisco presso il forte Sangallo di Civta castellana (VT).



PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
  • Pagina facebook del Museo Civico di Nepi
  • Pagina dedicata a Nepi dal sito del Museo di Villa Giulia
  • Orari e informazioni relativi al Museo di Villa Giulia
  • Pagina dedicata all'esposizione allestita presso il Museo di Civita Castellana
  • Orari e informazioni relativi al Museo di Civita Castellan
  • Voce dedicata alla città di Nepi dal sito della Treccani
  • Voce dedicata alla città di Nepi dal sito della Treccani
  • Voce dedicata alla città di Nepi dal sito della Treccani
  • Pagina dedicata alla storia di Nepi dal sito del Comune di Nepi
  • Pagina dedicata da pagineveloci.net alla Rocca dei Borgia

    si invitano gli interessati a verificare la pubblicazione di eventuali aggiornamenti e a raccogliere informazioni presso le sedi opportune
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    Immagini e testi di Stefano Rosati

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