"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

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ROMA
PRINCIPI ETRUSCHI


Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia ospiterà, alle ore 17.00 di martedi 29 aprile 2014, l'inaugurazione della mostra

PRINCIPI IMMORTALI
Fasti dell'aristocrazia etrusca a Vulci




L'esposizione sarà visitabile presso il Museo di Villa Giulia, a Roma, fino al 29 giugno 2014 per spostarsi successivamente, dalla metà di luglio alla metà di settembre, al Museo Archeologico Nazionale di Vulci, in provincia di Viterbo. La mostra permetterà ai visitatori di ammirare il corredo della Tomba delle mani d'argento, rinvenuto durante uno scavo, realizzato grazie ad un finanziamento europeo concesso dalla Regione Lazio, effettuato nella necropoli dell'Osteria a Vulci. La tomba appartiene ad un gruppo di sepolture aristocratiche ed è stata scoperta nella primavera del 2013.

Tra gli oggetti presenti nell'esposizione si segnala anche uno scarabeo-sigillo egizio, risalente all'epoca del faraone Bocchoris (fine VIII secolo aC).

Foto tratta dal sito della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale
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LA TOMBA DELLE MANI D'ARGENTO
Il sepolcro, dall'aspetto monumentale, fu realizzato tra il 640 e il 620 aC. ed è occupato da un lungo corridoio di accesso (dromos) e da tre camere funerarie.
Il corredo rinvenuto nella tomba ha restituito, tra tanti oggetti, due mani d'argento e oro, probabilmente appartenute ad una statua realizzata con materiali diversi e utilizzata dagli antichi etruschi di Vulci per accompagnare i funerali degli aristocratici locali, innalzati da simili manufatti al rango di eroi immortali.

L'ETRURIA DEI PRINCIPI La realizzazione della Tomba delle mani d'argento risale ad una fase della storia etrusca ricca di cambiamenti.
Nel corso dell'VII secolo si diffuse infatti tra i gruppi aristocratici dell'Etruria, emersi al termine del periodo villanoviano, la cultura orientalizzante. Il mondo etrusco si aprì in questo modo all'influsso proveniente dal Vicino Oriente, in particolare dall'area siro-cipriota.
I nuovi gusti e costumi raggiunsero, col tempo, l'intera popolazione e ne cambiarono fortemente lo stile di vita.
Gli etruschi, tra i quali si insediarono artigiani greci e orientali, inizarono ad usare il tornio e a coltivare la vite e l'olivo e impararono a scrivere e a lavorare l'oro e l'avorio. Si affermarono nuove forme di organizzazione militare e furono costruiti nuovi tipi di abitazione.

Tarquinia - Tomba delle Pantere (fine del VII secolo aC)

Nella seconda metà del VII secolo cominciarono ad emergere città come Cerveteri, Veio, Tarquinia e Vulci, avviate verso un grande sviluppo delle attività produttive e mercantili.
I protagonisti di questa fase della storia etrusca, segnata da ricchezza e lusso, furono le grandi famiglie dei principi, dalla definizione presente nelle fonti letterarie romane. Il ruolo sociale di questi gruppi di aristocratici è ben rappresentato dai corredi funebri (formati da armi, troni, carri da parata, monili d'oro e d'argento, oggetti d'avorio, vasi, profumi) rinvenuti nelle tombe e dalle dimensioni delle stesse sepolture, che assunsero proporzioni monumentali.


Cerveteri, Necropoli della Banditaccia - Tomba della Capanna
(ricavata in un tumulo monumentale e risalente al primo quarto del VII secolo)

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
Pagina dedicata alla città etrsuca di Vulci dal sito pagineveloci.net
File pdf dedicato alla mostra dal sito del Museo di Villa Giulia
La notizia della mostra sul sito del Museo di Villa Giulia


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di Stefano Rosati

VITERBO - MEDIOERA

TARQUINIA - MOSTRA MERCATO E FIERA