"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

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VETRALLA
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CHIESA DI SAN FRANCESCO

Odore di incenso e altari, oscurità e colori, pareti possenti e antichi affreschi. In poche parole una chiesa romanica.
In Italia sorgono molti luoghi di culto simili a questo, uno è la Chiesa di San Francesco a Vetralla.
La Chiesa di san Francesco sorge vicino al bivio in cui la Cassia, andando verso nord, si divide. A sinistra si va verso l'Aurelia Bis e il mare mentre proseguendo sulla destra si va a Viterbo. L'edificio si trova sul percorso dell'antica via Francigena.



LA STORIA Originarimente dedicata a Santa Maria, questa chiesa è la più antica di Vetralla, le prime testimonianze sulla sua esistenza risalgono alla fine dell'XI secolo, e ha una storia lunga e densa di avvenimenti.
Sorta sui resti di una costruzione risalente al VII secolo, la chiesa venne distrutta dai viterbesi alla fine del XII secolo e successivamente ricostruita agli inizi del XIII in stile romanico.
L'intitolazione a San Francesco risale al XV secolo, quando vi si stabilorono i frati francescani.
Nel 1493 dal sagrato della chiesa partì una sommossa popolare contro il governatore di Vetralla.
Dopo aver conosciuto notevoli modifiche stilistiche venne restaurata nel XX secolo e riportata all'originale romanico.

ESTERNO La Chiesa ha un'aspetto semplice, quasi marziale, senza troppe decorazioni. Sulla facciata a doppio spiovente, realizzata con mattoni di tufo e peperino, si aprono tre finestre (monofore) e il portone d'ingresso.
L'apertura è sormontata da una decorazione a rilievo ed è segnata dalla presenza di un arco in marmo bianco, sorretto nella parte interna da piccolo colonne con capitelli decorati da foglie scolpite.
L'ingresso dell'edificio è rialzato rispetto al piano stradale e si raggiunge salendo alcuni scalini.

Le pareti esterne laterali sono lisce, decorate sulla somità da archetti pensili arricchiti dalla presenza di motivi a zig-zag, e presentano poche monofore. Sulle absidi, esternamente, si individuano numerose semicolonne.
Accanto alla chiesa, sul lato destro, si innalza un campanile dallo stile semplice. La cella campanaria è aperta da una serie di bifore.

L'INTERNO Entrando nella chiesa, in un momento non dedicato alla funzione religiosa, si è colpiti dal profondo silenzio, violato solo dal cigolio della porta che ci si lascia alle spalle, e dalla grande oscurità, solo in minima parte diridata dalla luce proveniente dalle poche finistre sistemate in alto sulle robuste pareti di mattoni.





Sulla sinistra e sulla destra, lungo le due navate laterali, silenziose testimonianze dell'arte pittorica medievale accolgono il visitatore. Sul fondo della navata centrale, separato dal resto dell'edifcio da un ampio arco e rialzato rispetto al pavimento, sta il presbiterio.


Il presbiterio, con l'altare maggiore, è delimitato da tre absidi e dominato dalla presenza di un'alta finestra decorata da una vetrata policroma raffigurante San Francesco.
Al di sotto del presbiterio si apre una cripta, probabilmente antecedente all'edificio e risalente al VII-VIII secolo dC, triabsidata e dalla pianta irregolare.



SCULTURE E AFFRESCHI Sulla destra dell'altare maggiore si trova un sarcofago, realizzato da Paolo Romano, in marmo bianco. Si tratta del monumento funebre di Briobris, condottiero del XIV secolo e figlio naturale di Giovanni da Vico.
Le tre navate, tipiche di una basilica, sono delimitate da due file di colonne sormontate da archi. Sulla sommità della maggior parte delle colonne è collocato un capitello decorato con motivi floreali.


Risalendo la navate centrale il visitatore calpesta un pavimento in stile cosmatesco del XIII secolo, realizzato in marmo bianco e in porfido verde e rosso, mentre Sulla sua testa svettano i grandi affreschi del XVII-XVIII secolo che illustrano la vita di san Francesco.


Sulle pareti della navata destra e di quella sinistra l'occhio è rapito da affreschi del XIV e XV secolo tra i quali quallo raffigurante i Santi Sebastiano, Giobbe e Anselmo sovrastati dal Salvatore Benedicente e quello dedicato a Sant'Antonio Abate.





VETRALLA 2012 Uscendo dalla Chiesa, sulla destra dell'edficio, si trova un tabellone che descrive le bellezze della chiesa e ne racconta la storia. La didascalia è stata realizzata daggli alunni e dagli insegnanti della classe 2'F della Scuola Media A. Scriattoli di Vetralla.


Link Utili:
Pagina dedicata alla chiesa di san Francesco sul sito medioevo.org
Pagina dedicata alla chiesa di San Francesco sul sito della Pro loco di Vetralla

di Stefano Rosati

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