"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

ARCHIVIO

ARCHIVIO FOTOGRAFICO

LADISPOLI
COMPLESSO ARCHEOLOGICO DELL'ETA' DEL BRONZO DI VACCINA

Il comune di Ladispoli è piuttosto giovane ma la storia del suo territorio è molto antica e permette di andare indietro nei secoli fino al III millennio aC.
La zona ospita infatti tracce, all'altezza del km 41 della via Aurelia, di un insediamento di età preistorica e protostorica la cui prima occupazione è stata datata alla seconda metà del III millennio aC (tra l'Eneolitico Finale e il Bronzo Antico Iniziale).

GLI SCAVI L'area, dopo le indagini di superficie degli anni settanta del XX secolo è stata studiata con due scavi: nel 2008 presso il fosso Vaccina e nel 2010 in zona Campi di Vaccina.
Nel corso della prima campagna sono emersi, al di sotto di alcuni strati di origine alluvionale, numerosi frammenti ceramici e resti organici (in particolar modo ossa di bovini, caprini, suini e ovini) ma non sono state individuate tracce di abitazioni.
Lo scavo del 2010 ha invece portato alla luce più di 50 buche, utilizzate per alloggiare pali, che sembrano disegnare il perimetro di due, o forse tre, antiche abitazioni di forma ovale.
Le abitazioni erano vicine tra di loro e le loro superfici misuravano 10x8 metri e 14x10 metri.


Complesso Vaccina - Buco per palo
Foto tratta dal sito della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale
e utilizzata secondo i termini della Licenza
Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Unporteda.

ANTICHE CERAMICHE Gli scavi hanno permesso il recupero di materiali risalenti al periodo compreso tra la fine del XIV secolo e la metà del XII secolo aC.
Sono emerse infatti ceramiche del Bronzo Medio (compreso tra il 1400 e 1325 aC) caratterizzate dalle decorazioni a larghe incisioni, tipiche della civiltà appenninica, e numerose anse bifore risalenti al Bronzo Recente (tra il 1325 e 1175 aC) realizzate a forma di testa d'uccello stilizzata, secondo lo stile della civiltà subappennica.


Complesso Vaccina - Ceramica con decorazione appenninica
Foto tratta dal sito della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, ridimensionata
e utilizzata secondo i termini della Licenza
Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Unporteda.

MATERIALE MICENEO Il sito ha restituito anche reperti particolarmente interessanti riconducibili, per tecnologia realizzativa e stile, al mondo miceneo greco oppure all'artigianato italo-miceneo dell'Italia meridionale.
La presenza di simili materiali sembra offrire prove archeologiche alle fonti antiche, secondo le quali in questi luoghi giunse il popolo dei Pelasgi, originario della Grecia.
L'antico insediamento Vaccina forse, vista la presenza dei materiali micenei e la vicinanza di un fosso anticamente navigabile, fu un avamposto sul mare controllato dal sito di Monte Abbadone,
Le ricerche presso il Complesso Archeologico proseguono, nella speranza di trovare prove per le tante ipotesi avanzate dagli studiosi sull'antico insediamento di Vaccina.

Per maggiori informazioni:
Pagina dedicata agli scavi presso il Complesso Archeologico di Vaccina sul sito della Soprintendenza dell'Etruria Meridionale (con ampia galleria fotografica)
Voce dedicata ai Pelasgi dal sito della Treccani

di Stefano Rosati

LADISPOLI - INCONTRO SUI MICENEI

CORCHIANO - MUSICOMIO