"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

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VITERBO
DEMETRA IN GRECIA, ETRURIA E ROMA


Il Museo Archeologico Nazionale di Viterbo farà da cornice, nell'ambito del "Ciclo di conferenze alla Rocca Albornoz", ad un'incontro dal titolo:

DEMETRA IN GRECIA, ETRURIA E ROMA
STORIE DAL MITO E DAL CULTO


Immagine tratta dal sito della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale,
utilizzata secondo i termini della Licenza
Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Unporteda.
La conferenza, programmata per sabato 12 aprile alle ore 17.00, sara tenuta da Simoma Carosi ed è organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale e dall'Università della Tuscia.

DEMETRA: LA MADRE TERRA Il culto greco di Demetra è forse uno dei più antichi del Mediterraneo ed è probabilmente riconducibile a quello della Madre Terra, presente nell'area egea già durante il neolitico, come sembrano indicare alcuni manufatti rinvenuti a Sesklo (Grecia continentale) e Mallia (isola di Creta).
Questa antica divinità, alla quale il nome Demetra è linguisticamente riconducibile, accompagnò, con molta probabilità, la storia delle popolazioni dell'area egea.

Ricostruzione dell'insediamento di Sesklo tra VI e V millennio aC


CULTO MINOICO E MICENEO Sembra infatti possibile assimilarla alla Dea dei Serpenti cretese, raffigurata in una statuetta recuperata a Cnosso e risalente alla civiltà minoica (prima metà del II millennio aC), e sembra riconoscibile in una divinità citata dai testi di alcune tavolette datate alla fine del XIII secolo aC e rinvenute presso il palazzo miceneo di Tebe, nella regione greca della Beozia.
Il culto della Madre Terra/Demetra resistette prima al tramonto del mondo minoico e poi al crollo della civiltà micenea e raggiunse il I millennio aC, quello in cui emersero la civiltà greca classica e, in Italia, quella etrusca e quella romana.

Cartina della Grecia e del Mar Egeo, con l'isola di Creta evidenziata

DEMETRA NEL MITO Demetra, che secondo Esiodo era figlia di Crono e di Rea ed era sorella di Zeus e di Ade. era la divinità delle norme civili, della fertilità e dei cereali e il suo mito era strettamente legato all'alternanza delle stagioni.
Persefone, figlia di Demetra e di Zeus, fu concessa in sposa dal divino padre, secondo la tradizione, ad Ade, signore dell'oltretomba, e fu quindi rapita e sottratta alla madre.
Il dolore di Demetra rese momentaneamente sterile la terra che, successivamente, tornò a dare frutti solo in alcune stagioni dell'anno, legate al periodo di riunione della dea alla figlia, secondo l'accordo stabilito tra le divinità coinvolte nella vicenda e propiziato dall'intervento di Zeus.


Campi in inverno

DEMETRA IN ETRURIA La figura di Demetra era sicuramente diffusa in Etruria già nel VI secolo aC, come testimoniano le raffigurazioni presenti su alcuni vasi, e, sovrapponendosi e assimiliandosi a divinità locali oggi note principalmente grazie a iscrizioni e materiali votivi rinvenuti presso i santuari, divenne, con il tempo, oggetto di un proprio culto nell'antica Italia centrale.

IL SANTUARIO DI VETRALLA Un santuario rupestre dedicato a Demetra, e frequentato da popolazioni etrusche e romane, è stato recentemnte rinvenuto nel territorio del comune di Vetralla, in provincia di Viterbo. La cella del santuario era inviolata e intatta e ha permesso agli archeologi di studiare la disposizione originaria degli arredi sacri e delle statue di culto presenti, raffiguranti la divinità stessa e la testa di Persefone.

Vetralla, santuario rupestre


DEMETRA E CERERE I romani associarono il culto di Demetra a quello di Cerere.
Cerere, divinità dei campi italica e romana particolarmente cara alla plebe, cominciò ad essere identificata con Demetra a partire dall'inizio del V secolo aC, periodo durante il quale fu innalzato a Roma un tempio dedicato (con il nome di Cerere, Libero e Libera) alla triade greca formata dalla stessa Demetra, da Dioniso e da Core/Persefone.


PER MAGGIORI INFORMAZIONI.
La notizia sul sito della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale
Pagina dedicata al santuario rupestre di Vetralla dal pagineveloci.net
Allestimento di una sala del Museo Archeologico Nazionale di Viterbo dedicata ai reperti rinvenuti presso il santuario di Vetralla


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di Stefano Rosati

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